Storie vissute, problemi risolti.
“Vorrei allungare i cavi della mia saldatrice, che lunghezza mi consigliate?”
Spessissimo ci viene rivolta questa domanda che di per sé è assolutamente lecita ma prevede una breve e significativa premessa riguardo la potenza della saldatrice in relazione al suo fattore di utilizzo (a questo proposito segui il video su come leggere il ciclo di utilizzo di una saldatrice), il voltaggio di uscita, la potenza resa in relazione al diametro di elettrodo e non ultimo per importanza, se la macchina è collegata alla presa di corrente o ad una prolunga elettrica. Naturalmente partiamo dal presupposto che l’impianto a cui è collegata abbia 3 Kw disponibili e la saldatrice sia monofase.
La potenza nominale della macchina è intesa all’uscita del connettore su cui si innestano i cavi massa e pinza porta-elettrodo. Se ne deduce che tanto più lungo è il cavo tanto maggiore sarà il calo di potenza, il quale dipende anche dalla sezione.
Ipotizziamo, per esempio, un cavo da 16 mmq che ha una portata di 160 ampere al 60% di utilizzo con una temperatura massima di 70°C. Ogni metro di cavo subirà un calo della portata in funzione dei parametri che abbiamo citato.
Senza inoltrarci il particolari calcoli che sono reperibili tranquillamente su Google, anche con delle utili tabelle facilmente utilizzabili, con lo spirito che ci contraddistingue e con lo scopo di fornire informazioni utili e rapide, possiamo affermare prudenzialmente che ogni metro di cavo, se ben dimensionato, ha una perdita di potenza di circa il 2%.
Di conseguenza, se impostiamo la macchina a 100 ampere e abbiamo il cavo lungo 5 metri, all’elettrodo arriveranno circa 90 ampere che sono il minimo per poter saldare l'elettrodo di diametro 2,5 mm.
Un altro aspetto importante, e lo diciamo soprattutto a chi possiede vecchie saldatrici, è la verifica della connessione delle prese a pannello. Da una nostra indagine interna condotta nell’arco di circa 20 anni di esperienza, il 90% delle anomalie di funzionamento è dovuto ad una non perfetta chiusura del circuito elettrico a causa di una scarsa portata, che è dovuta a cavi danneggiati o connessioni usurate.
Ma torniamo alla domanda iniziale per cercare di dare una risposta veloce, pratica e utile.
Da parte nostra consigliamo, vista la portabilità della saldatrice e la frequenza con cui ci imbattiamo in prodotti di bassa qualità costruttiva (non venduti da noi), di applicare non più di 3-4 metri per la pinza e 2-3 metri per la massa.
La sezione dipende dalla potenza della macchina. Normalmente per una saldatrice ad uso domestico si usa il 16 mmq o al massimo il 25 mmq. Lunghezze superiori sono possibili? Certamente, ma avendo la consapevolezza che ci sarà un maggiore assorbimento a parità di resa.
Un ultimo consiglio pratico: se la applicate ad una prolunga, accertatevi che i cavi siano almeno della sezione 3x2,5 e il cavo prolunga sia completamente svolto per evitare che si surriscaldi.