Alcuni ci chiedono spesso le varie differenze fra le lame delle seghe a nastro e ci comunicano la loro difficoltà a trovare la lama giusta. Molti chiedono una lama "universale" per il taglio di diversi materiali ad un prezzo conveniente. Impresa ardua, ma per rispondere a tutte queste domande e a molte altre cerchiamo innanzitutto di comprendere la struttura della lama bimetallica. Considerando che la vita di una lama non dipende dal numero di tagli affrontati ma dalle ore di lavoro che la lama deve sostenere.
La lama BIMETALLICA presenta: un corpo portante in acciaio per molle (50HRC) ed un filetto in acciaio super rapido HSS -CO (67-69HRC), che verranno saldati a laser.
Una volta ottenuto questo corpo bimetallico avviene la fresatura e staratura dei denti. In quest'ultima fase i denti vengono deformati lateralmente, in modo da andare a ridurre gli attriti tra corpo e pezzo da asportare, creando così un solco idoneo al taglio durante l’avanzamento della lama, e disperdendo il calore che si va a creare.
Successivamente a questo processo, le lame create passano attraverso una tempra e rinvenimento, in modo da conferire durezza e elasticità al materiale a seconda della dimensione e dal tipo di geometria del dente.
A differenza di quanto si pensa: maggiore è la durezza del tagliente, maggiore è la fragilità e minore sarà la resistenza agli impatti in caso d’impiego errato.
Aspetto importante da tenere in considerazione al momento dell'acquisto della lama corretta per il tipo di utilizzo che andremo a fare è la geometria del dente. Il grado di spoglia (a zero o positiva) o del rinforzo, dato dalla geometria del dente stesso, serve proprio per identificare la lama che si utilizzerà a seconda del materiale da asportare piuttosto che un’altra lama.
Facciamo un piccolo esempio:
- un dente con soglia a Zero sarà più indicato per sezioni di taglio ridotte;
- l’angolo a soglia positiva sarà invece più indicata per lavori gravosi e per sezioni di taglio più grandi.
- la spoglia Pro Rinforzata e la Trapezoidale sono anch’esse indicate per l’asportazione di materiali gravosi. Essendo capaci, grazie alla geometria di cui sono formati, di asportare via il truciolo creatosi in maniera più omogenea e costante garantendo un’elevata prestazione al taglio.
Come abbiamo accennato poco fa, la dentatura è determinante per il tipo di applicazione della lama. Più è duro il materiale da tagliare più la distanza tra i denti si accorcia e il loro numero aumenta; viceversa invece, per tagliare i materiale “teneri” si usano lame che hanno un minor numero di denti, collocati a una maggiore distanza l’uno dall’altro.
Alcuni dei nostri clienti lamentano il fatto che numerose rotture della lama spesso si verificano con lama nuova, o che addirittura la lama è nuova e che non riesce ad asportare e a tagliare il pezzo. In realtà la maggior parte delle rotture o del mal funzionamento delle bande metalliche è data dal cattivo utilizzo della lama in termini di velocità, pressione sul pezzo e materiale da asportare.
Un aspetto da molti trascurato è il rodaggio della lama che serve a migliorarne le prestazioni garantendo efficienza e durata. Questo perché una lama nuova risulta perfettamente affilata e quindi più soggetta a scheggiatura in caso di pressione e velocità elevata. Questo processo di rodaggio è una lavorazione facile e veloce, non richiede molto tempo. (Per eseguire un corretto rodaggio e tensionamento della lama leggi il nostro articolo dedicato).
Altro elemento da tenere in considerazione è l’emulsione di olio da taglio per garantire una maggior vita della lama in modo da mantenerla fredda durante l’utilizzo creando meno torsione, riducendo il calore e riducendo gli attriti. L’emulsione non deve essere eccessiva poiché un uso elevato potrebbe invadere i volani e quindi far slittare le lame, creando un ulteriore fattore di rischio per l’operatore.
Quindi, ritornando alla nostra domanda iniziale, come possiamo scegliere la lama più indicata?
Non c'è una vera e propria regola ma possiamo identificare come la lama con identificativo M42 ((8%Co) durezza 67-69 HRC), con i vari denti a seconda della caratteristica richiesta, risulta il miglior compromesso per tagliare acciai più comuni e delle diverse tipologie, in tutte le officine e non solo dove si ha una sola macchina da taglio su cui si devono eseguire tagli di diversi materiali senza poter sostituire ogni volta la lama, andando al taglio di scatolati, tondi e quadri di piccole dimensioni, tagli a fascio ecc..