Siete alle prime armi e volete acquistare una saldatrice, per esempio ad elettrodo.
Iniziate ad informarvi tramite amici, internet, commesso del supermercato (sì, ormai le saldatrici si trovano anche sugli scaffali, fra i pelati e le olive) e, inevitabilmente, vi imbattete nel subdolo concetto di “potenza”.
L’intensità della corrente elettrica viene espressa in Ampere (A) e il campo di regolazione di una saldatrice è, ad esempio, 5A – 180A. Ma alla fine tutti i neofiti, fra commessi annoiati e informazioni confuse, finiscono per chiamarla “potenza” e quindi il tenore della discussione è circa questo: “Ho visto una che fa 150 A…” “No, ti consiglio almeno 200 A” ecc. ecc.
Non credo vi interessi fare una gara, penso vogliate fare un piccolo lavoro di saldatura come saldare un cancelletto o riparare una ringhiera, giusto? Se è così, sappiate che con una saldatrice ad elettrodo nel 90% dei casi userete degli elettrodi da 2-2,5 mm utilizzando un valore di 55/90 Ampere.
Una delle caratteristiche che vi interessa di più della saldatrice è il duty cycle o fattore di utilizzo.
“Come si legge il duty cycle?”
Il duty cycle è la percentuale di utilizzo della saldatrice considerando 10 minuti di impiego.
Prendiamo ad esempio la seguente tabella della saldatrice Esab Buddy Arc 180:
Dice che il duty cycle nel caso di saldatura ad elettrodo (riquadro arancione) al 60% è di 125A. Questo significa che posso saldare a 125A per 6 minuti e poi la saldatrice andrà in protezione termica per 4 minuti, oppure posso saldare al 100% a 100A senza che la saldatrice si fermi.
Per completezza di informazioni, nel caso di modalità di saldatura TIG (questa saldatrice offre sia la funzione Elettrodo, che la modalità TIG), con un utilizzo al 60% potrò saldare a 130A, fermandomi dopo 6 minuti e dovendone aspettare 4. Potrò saldare a 100A senza fermare il mio lavoro.
“Ma allora l’importante è il valore al 100%?”
No! Un saldatore instancabile non riesce a superare il 50/60% di produttività. Il resto del tempo è impiegato per il cambio dell’elettrodo, la smerigliatura del cordone di saldatura, il posizionamento del pezzo da saldare… o una semplice pausa.
“Ma allora l’importante è il valore al 60%?”
È un buon indicatore, ma bisogna essere accorti per non farsi ingannare!
Secondo la normativa, il duty cycle va misurato a 40° di temperatura ambiente. Capita spesso però di imbattersi in saldatrici che costano come una serata in pizzeria ma con valori eccezionali di duty cycle. Come mai? Semplicemente scrivendo dei valori che non rispettano le norme.
Facciamo un esempio:
Un duty cycle al 50% di 80A misurati a 20° di temperatura corrisponde al 7% ad 80A misurati secondo norma. In pratica saldate per meno di un minuto!
Fate attenzione quindi, soprattutto a costi troppo bassi e/o alla provenienza della saldatrice, ed eviterete spiacevoli problemi.